TeAm, su circuiti raccolta e turni deciderà un tavolo tecnico. Dopo l'arbitrato, lunedì incontro decisivo sui crediti

TERAMO – E’ il tavolo delle relazioni industriali della Provincia che prova a riportare un pò di serenità nei rapporti tra la TeAm e il Comune, nonostante sia la sede a cui hanno fatto ricorso i sindacati per stemperare la conflittualità con l’azienda su argomenti quali i circuiti di raccolta, la precarietà dei mezzi di lavoro, la sicurezza dei dipendenti. Almeno su questo un passo aventi si è fatto: sarà un tavolo tecnico tra Rsu, azienda e Comune a trovare la quadra possibile per equilibrare capacità aziendali e richieste sindacali. 
Il cosiddetto terzo fronte, ieri pomeriggio, è arrivato dopo le sforbiciate al Pef inferte dal Comune e la riunione mattutina del Cda della partecipata che ha deliberato la ‘riesumazione’ dell’arbitrato quale strumento per ottenere il pagamento del credito milionario che la TeAm vanta dal Comune. Argomenti questi soltanto sfiorati nella riunione alla Provincia, dove c’erano il sindaco Gianguido D’Alberto e l’amministratore delegato Pietro Pelagatti, ma non il presidente Pietro Bozzelli. Faccia a faccia rinviato, ma non bisognerà aspettare molto perché lunedì prossimo si riunirà il tavolo paritetico per affrontare la questione debiti-crediti (anche se adesso potrebbe essere superata dalla nuova richiesta di arbitrato) e poi, a distanza di poche ore, un’assemblea dei soci che potrebbe essere anche l’ultima con questi protagonisti dell’era Enertech quale socio privato.
L’arrivo all’orizzonte del nuovo socio è già uno spartiacque che tutti prendono come elemento condizionante dell’attuale situazione, lavorativa, organizzativa e strategica. Il sindaco D’Alberto ritiene che sia utile in questa fase, “evitare che ci siano scossoni all’interno della vita della TeAm che possano turbare i rapporti con l’unico cliente, il Comune”, Fabio Benitendi segretario della Cisl, va oltre e ritiene “che sia utile portare alla data del 16 aprile una società più sana possibile e soprattutto senza contenziosi”.
Nel frattempo però, sempre Benintendi ritiene che “un segnale immediato al personale bisogna darlo, in termini di attività quotidiane da migliorare”. Tutto sommato però, delle conclusioni emerse dopo circa 4 ore di discussione, le forze sindacali sotto le sigle Cgil, Fiadel e Uil Trasporti, si sono dette soddisfatte, in particolare per l’apertura dell’azienda alla possibilità di riformulare i circuiti con l’ottimizzazione dell’utilizzo dei mezzi a disposizione. “Sarà un tavolo tecnico tra le Rsu, i tecnici della TeAm e quelli dell’ufficio ambiente del Comune – ha specifico Amedeo Marcattili della Cgil – a sviscerare le problematiche da noi evidenziate, soprattuto come far fronte al problema del personale carente per i tanti pensionamenti”. “L’importante – hanno aggiunto Massimo Di Carlo della Fiadel Primo Cipriani della Uil Trasporti – è che ci si renda conto che i lavoratori sono provati e una soluzione va trovata”.
La coperta è cortissima, hanno spiegato i rappresentanti della TeAm presenti al tavolo, coordinato dal responsabile delle relazioni industriali della Regione, Pierluigi Babbicola e dal dirigente della Provincia, Piero De Camillis: l’azienda può permettersi, sul fronte dei mezzi, il noleggio di due o tre nuovi Porter al massimo, perchè la situazione economica non è assolutamente rosea. Ma d’altronde, fare investimenti adesso sarebbe anche scellerato, visto che tra tre settimane molte cose potrebbero cambiare.
Su un’altra cosa Benitendi, Marcattili, Di Carlo e Cipriani hanno convenuto con il sindaco che a questa cosa ha accennato a inizio seduta: contrarietà alle esternalizzazioni, per valorizzare il personale interno. E sulle polemiche lette sulla stampa, le organizzazioni sindacali hanno cercato rassicurazioni che non incidano sul personale: “Capisco che c’è preoccupazione – ha detto il sindaco -, mi sento però di rassicurare tutti sul fatto che il nostro sforzo è incentrato sul mantenere in vita la Teramo Ambiente e che i nostri rilievi e conseguenti tagli al Pef 2019, non hanno riguardato un solo euro dei costi del lavoro e del servizio”.
Intanto, però, la governance procede sulla sua strada di concretizzare i rientri dei crediti mai incassati. E in questa strategia rientra l’arbitrato deliberato ieri mattina dal Cda che ha anche fissato la data dell’assemblea dei soci chiesta dal sindaco. Sarà un collegio composto da due arbitri di parte e da un terzo imparziale, a dirimere la questione che si trascina da anni dei crediti inesigibili, i conguagli 2010-2014, i conti del verde pubblico e della razionalizzazione della spesa. “Qualsiasi atto in questa direzione – ha dichiarato ieri il sindaco D’Alberto – verrà interpretato come una nuova rottura”, sapendo però che un estremo tentativo per limitare quantomeno la portata dell’arbitrato (ai soli crediti inesigibili, ad esempio) potrebbe essere compiuto ancora lunedì quando sarà questo l’argomento del tavolo paritetico azienda-comune.